Il Pranzo di Natale – in mensa – di Daniele Citeroni Maurizi

IL SENSO DEL NATALE PER DANIELE CITERONI

Il pranzo alla mensa Zarepta, la felicità di essere accanto a chi ne ha più bisogno

Pranzo di Natale al ristorante o casalingo? C’è chi tra queste a Natale sceglie la mensa, o meglio, di cucinare in mensa. È il caso di Daniele Citeroni Maurizi, chef e patron dell’Osteria Ophis di Offida (leggi qui) che, tra tutte le attività di cui si occupa, trova ogni martedì il tempo di dedicarsi a chi vive in condizioni disagiate e difficili; un appuntamento che è entrato a far parte della sua vita pochi mesi fa e che porta avanti perché per lui cucinare è una vera e propria vocazione.

 

Zarepta Onlus si chiama l’Associazione di volontariato di Ascoli Piceno con cui Citeroni collabora e che dal 1995 fornisce quotidianamente pasti caldi a persone in stato di difficoltà e mette a disposizione di malati in cura presso l’ospedale della città e dei loro familiari che prestano assistenza, i locali di una casa di accoglienza.

Lo faccio da qualche mese – racconta Daniele Citeroni – ho iniziato questa collaborazione, chiamiamola così, con Zarepta perché quando li ho conosciuti ho capito che offrono un vero servizio alla comunità. Qui si accoglie davvero chi ha necessità di aiuto, perché senza lavoro o lo ha perso, perché non ha un tetto sopra la testa, perché non riesce ad arrivare col proprio reddito a fine mese, o perché malato e necessita di attenzioni.

Zarepta, infatti, oltre a mettere a disposizione un pasto caldo, è strutturata in modo da poter offrire un giaciglio temporaneo, una doccia calda e cure mediche ambulatoriali. C’è da dire che l’aumento del costo della vita e la crisi occupazionale che riguarda tutta Italia ha provocato un aumento dei casi di povertà sul territorio, motivo per cui anche ad Ascoli Piceno, come altrove, purtroppo sono sempre più le persone che hanno bisogno di rivolgersi alla mensa per un pasto caldo e trovare una parola di conforto.

Dati alla mano sono oltre settanta gli utenti che ogni giorno approfittano di questo servizio gratuito che esiste grazie al contributo di tanti volontari e donatori, e che arriva ad assicurare circa oltre 22mila pasti all’anno. Il circuito che Zarepta è riuscito a mettere in piedi è diretto con i propri benefattori che donano generi alimentari, di conforto o elargiscono donazioni in denaro che permettono di acquistare beni di prima necessità.

Per quest’anno l’Associazione ha deciso di riservare ai suoi utenti un trattamento speciale, restando aperti tutti i giorni, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, per non lasciare nessuno solo e per provare a regalare un momento di felicità.

L’idea di passare il pranzo di Natale insieme a coloro di cui mi prendo cura anche solo per un giorno a settimana, quando non sono al ristorante, mi è piaciuta subito, per cui ho comunicato a tutta la mia brigata che a Natale sarei andato ad Ascoli per occuparmi del pranzo in mensa. Con gran sorpresa tutti si sono dati disponibili nell’aiutarmi ad organizzare e a passare il pranzo di Natale in maniera, diciamo, non convenzionale per noi – continua lo chef – lo facciamo non per farci belli col resto del mondo, ma per sentirci ancora più parte integrante di una comunità.

Saranno all’incirca 80 le persone che il giorno di Natale siederanno alla mensa di Zarepta e il menu sarà costruito in modo che possa accontentare tutti, del resto la mensa è ancor più della sala di un ristorante, un melting pot di culture, religioni, origini e storie di umanità.

Ho già architettato tutto nella mia mente, se l’anno scorso ho organizzato la cena al Teatro Serpente Aureo per beneficenza, quest’anno ho voluto destinare quei soldi all’aiuto diretto, organizzando il pranzo. Mi occuperò di tutto, dalla spesa alla realizzazione delle ricette, ma non lo farò da solo, bensì con tutti coloro che hanno deciso di essermi accanto anche in questa bellissima occasione. Sono felice, contento, ho il cuore gonfio, perché anche questo conferma quella che per me è l’idea di cucina, un atto d’amore concreto nei confronti di tutti coloro che decidono di avere fiducia in me. Preparare un piatto per un’altra persona suppone che quella stessa persona ci stia mettendo in mano la sua vita, la sua salute.

Il menu del 25 dicembre preparato da Citeroni sarà composto da piatti che accontenteranno tutti, dalla lasagna alla pasta al forno con i funghi porcini, arrosto di tacchino, il Chichì marchigiano ripieno, verdure e il dolce marchigiano “3,6,9”.

Il servizio sarà molto veloce, ma spero di riuscire a portare un attimo di felicità a queste persone che pian piano sto conoscendo. Fino ad ora non ne avevo ancora fatto parola con nessuno di questo impegno che ho voluto prendermi. Mi sono sempre adoperato per il sociale ma non mi ero mai davvero mai preso la responsabilità di portare avanti un impegno come questo che avesse una durata nel tempo. Lo sto raccontando, ripeto, non perché questo debba farmi apparire migliore ad occhi altrui, ma perché è capitato che ci trovassimo a parlare di questo. Quando il martedì vado a preparare il pranzo in mensa mi sento meglio, nonostante il lavoro. Il martedì è il mio giorno libero e potrei investire quelle ore in altro modo, ma mi sento bene, sono fiero di quel che faccio e torno a casa che sono sereno, contento, come lo spero siano gli altri che vengono a pranzo quel giorno.
Spero che tante delle persone che sono lì riescano a trovare lavoro, casa, come spero che, almeno per quest’anno nonostante tutte le difficoltà, riescano a trovare un po’ di conforto nei piatti che prepareremo per loro a Natale.

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