+TOSTO – Il primo anno della Gastrobottega di Gianni Dezio

A cura di Francesca Mancini

IL PRIMO ANNO NON SI SCORDA MAI!

+TOSTO ad Atri spegne una candelina, un motivo in più per festeggiare Gianni Dezio, Daniela ed il loro inestimabile coraggio

Da Tosto a +Tosto
Coraggio, ci vuole coraggio per fare il passo che Gianni Dezio e la sua compagna di vita, Daniela, hanno deciso di fare, perché non è semplice decidere di chiudere il ristorante su cui per anni hai investito sogni e tempo, ma questa è la realtà dei fatti, e non per forza triste. Chiuso Tosto, la loro piccola e sempre sorprendente alcova, ad Atri, in attesa di trovare una location soddisfacente in cui poter esprimere al meglio quanto hanno da dire su cucina, vino, territorio e produttori, hanno deciso di non restare mani in mano, anzi, di spostarsi di qualche metro più in là (in piazza davanti la Cattedrale), ed aprire una gastro-bottega, anzi, la gastro-bottega più cool che ci sia in Abruzzo (n.d.r).

È stato un anno difficile, complesso, ma anche formativo e soddisfacente” – racconta Gianni a chi, durante il party di festeggiamento del primo genetliaco di +Tosto, gli chiede come stanno andando le cose – “La mia idea era quella di non restare fermo in attesa di poter tornare a cucinare nel mio ristorante; quindi, ho voluto dar vita ad un format pop con proposte alternative, divertenti, frizzanti, giovanili, ma soprattutto accompagnare con la nostra proposta qualsiasi momento della giornata. Da +Tosto ci si può fermare a colazione, che sia essa dolce o salata, a pranzo, per un aperitivo e si può ordinare d’asporto. Tutto questo lo abbiamo compattato in pochi metri quadri di laboratorio.

Ristorante / gastro-bottega, un salto, un cambiamento solo apparentemente semplice, soprattutto quando si passa dall’avere una sala preparata ad ospitare un numero massimo di persone, all’incognita giornaliera di una bottega che può far registrare flussi diversi a seconda dei giorni, ore, stagioni. Un modo diverso di fare cucina, di interpretare il territorio, la propria formazione, di vivere la propria vita in maniera schietta e mai banale, un esercizio alla realizzazione dei propri sogni.

Gianni + Daniela
La storia di Gianni Dezio parte dal Venezuela, dove per anni è cresciuto insieme alla sua famiglia, di origini italiane, e dove si laurea in Scienze del Turismo e si dedica al ristorante di famiglia. Ma qualcosa lo porta a tornare in Italia, per frequentare la scuola di Niko Romito e per aprire nel 2014, insieme a sua moglie Daniela, Tosto. E importanti riconoscimenti sono arrivati, perché una persona determinata e allo stesso tempo estrosa e scanzonata come Gianni, non può non ottenerne, anzi; un progetto che ha richiesto spirito di sacrificio e cocciutaggine, dedizione e voglia di proporre una cucina diversa, che rappresentasse non solo il modus operandi dello chef, ma il territorio, il piccolo produttore, gli ingredienti, la terra, le colline, il mare, il sole e tutto quanto vada a comporre quell’universo di emozioni che poi Dezio porta in tavola.

 

Nella lunga strada percorsa dal 2014 Gianni è riuscito sempre ad aggiustare il tiro, nonostante le non poche difficoltà incontrate, ma nella vita si sa, bisogna lasciar andare, anche per non scendere a compromessi inaccettabili alla lunga, motivo per cui chiuso temporaneamente Tosto, è nato +Tosto, e tra una cosa e l’altra ci sono stati anche la Spagna e il Mugaritz, di Andoni Luis Aduriz (2 stelle Michelin) ed il conseguimento di diploma di sommelier di Daniela. Due integrazioni culturali importanti che hanno contribuito a fortificare la professionalità della coppia d’oro.

+Tosto Spin OFF

 

+Tosto è lo spin-off di Tosto, replicabile ovunque – aggiunge Gianni – incentrato sulla cucina del territorio e non solo. È un format facile, alla portata di tutti è vero, ma questo non significa che i piatti manchino di personalità, anzi, al contrario.

In cucina con Gianni c’è anche Maria, la madre, sempre accanto a lui e insieme preparano proposte allettanti e goduriose che spaziano tra Abruzzo e sud America, come il formaggio fritto, le olive all’ascolana e i supplì. Nulla di tutto questo, che di semplice ha solo l’apparenza, è banale o scontato, niente è banale, come l’interessante carta dei vini e delle birre curate da Daniela, in continua costruzione. Un esempio di cosa trovare? Formaggio Fritto con emulsione di olio, aceto e miele, supplì di ventricina teramana, arancini alla Norma, pallotte cacio e ova, maritozzo con guancia di maiale e coriandolo e la golosissima bombamisù!

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